LIVE CONCORSI NOTIZIE - Perché la direttiva europea sulla prestazione energetica in edilizia è sbagliata
Sta passando quasi sotto silenzio un’iniziativa dell’Unione europea destinata a creare problemi economici enormi a milioni di famiglie italiane, soprattutto alle famiglie con redditi medi e medio bassi, che oggi sono purtroppo la stragrande maggioranza delle famiglie del nostro Paese. Andiamo alla notizia. Lo scorso 9 Febbraio la Commissione Energia del Parlamento Europeo ha approvato la direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia. Questo provvedimento obbligherà le famiglie italiane ad adeguare le proprie abitazioni alla classe energetica E entro il 2030 e alla classe energetica D entro il 2033. Secondo l’Unione europea, tutte le abitazioni realizzate senza i criteri della cosiddetta bioedilizia dovranno adeguarsi a nuovi criteri energetici. Obiettivo: rendere le abitazioni fresche in Estate e in Inverno, riducendo l’uso di condizionatori in Estate e di riscaldamenti in Inverno. Il provvedimento, in sé, non è sbagliato. Sono, invece, completamente sbagliate le modalità con le quali il Parlamento europeo sta imponendo questa prescrizione. Considerato il momento storico, con le guerre nel mondo che hanno creato, contemporaneamente, inflazione e recessione (in economia questa particolare condizione viene definita stagflation) e con i cambiamenti climatici che stanno ulteriormente impoverendo il mondo (basti pensare alle produzioni agricole che negli ultimi anni sono state distrutte dal gelo e dalla siccità) sarebbe stato logico pensare che i costi di questi provvedimenti di sistemazione delle abitazioni sarebbero stati a carico dell’Unione europea, almeno per le classi di cittadini a redditi medi e medio bassi. Invece le spese – che sono ingenti – saranno quasi tutte a carico degli stessi cittadini!
Non c’è nemmeno bisogno di aggiungere che tantissime famiglie italiane non saranno in grado di pagare le opere di “efficientamento energetico”, come vengono definite. E’ evidente che i parlamentari europei eletti in Italia non conoscono minimamente lo stato sociale ed economico in cui versa l’Italia. Ed anche logico: dovete sapere che, alla collettività, un parlamentare europeo costa, in media, 60 mila euro al mese! Pensate un po’: in Italia, da anni, vanno avanti roventi polemiche per i 14-15 mila euro al mese dei parlamentari nazionali italiani; ma nessuno, chissà perché, si occupa dei parlamentari europei che ‘viaggiano’ sui 20 mila euro al mese come diaria parlamentare, più altri 40 mila euro al mese per pagare tre collaboratori! Da questi personaggi ci si aspetterebbe almeno la conoscenza dei luoghi che rappresentano. Invece questi europarlamentari italiani che hanno votato questa costosissima direttiva energetica non sanno nemmeno che, soprattutto nelle città del Sud e della Sicilia, ci sono condomini che hanno ridotto al minimo le spese di manutenzione degli edifici perché hanno difficoltà ad arrivare a fine mese; questi signori europarlamentari non sanno che ci sono migliaia e migliaia di condomini in causa da anni con famiglie degli stessi condomini perché questi ultimi non pagano le spese di condominio. Ebbene, cosa fanno gli europarlamentari pieni di soldi? Approvano un provvedimento che costringerà milioni di famiglie italiane già in grandi difficoltà economiche a trovare - non si sa dove - migliaia di euro per ‘efficientare’ gli edifici nei quali vivono. Ribadiamo: il provvedimento non è sbagliato, ma gli europarlamentari italiani che hanno avallato questo provvedimento dovrebbero capire che non tutti hanno a disposizione 20 mila euro al mese di stipendio e 40 mila euro al mese per pagare tre collaboratori! Per come il provvedimento è stato presentato, con la maggior parte dei costi a carico di chi già arriva a malapena a fine mese, quest’iniziativa provocherà solo enormi guasti economici e sociali. In primo luogo assisteremo al deprezzamento delle abitazioni di chi non ha i soldi per attuare questo ‘efficientamento’; con molta probabilità, stabiliranno che chi non ha una casa ‘efficientata’ non la potrà affittare; di conseguenza, il prezzo degli affitti delle abitazioni schizzerà all’insù, perché chi ha speso una barca di soldi per applicare questa direttiva europea vorrà pagato un affitto maggiorato. I proprietari di case non ‘efficientate’, invece, non potendo affittarle, le venderanno a prezzi stracciati! Chi è ricco diventerà sempre più ricco, mentre i poveri diventeranno sempre più poveri! Ci sarà una politica in grado di opporsi a quanto sta succedendo?
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