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LIVE CONCORSI NOTIZIE - La vertenza Rfi-Toto Costruzioni e l’incredibile incendio in un traghetto che collega Milazzo con le isole Eolie

 


Tra le tante notizie che in queste ore affollano i giornali due hanno colpito la nostra attenzione: il blocco dei lavori, che ormai dura da quattro mesi, per la realizzazione di un tratto del raddoppio ferroviario della Palermo-Messina e un incendio che si è verificato su un traghetto di linea che collega la Sicilia con le isole Eolie. Si tratta di due storie apparentemente distanti ma legate da un denominatore comune: le difficoltà che oggi scontano i trasporti in Sicilia. Vediamo di raccontare queste due storie per grandi linee. 

Il raddoppio della linea ferroviaria tra Palermo e Messina è una vicenda allucinante. Il raddoppio di un importante asse ferroviario che collega la Sicilia occidentale con la Sicilia orientale avrebbe dovuto essere realizzato almeno trent’anni fa. Mentre in altre parti d’Italia c’è l’alta velocità ferroviaria noi, qui in Sicilia, per una delle tratte ferroviarie più importanti della nostra Isola, discutiamo ancora del raddoppio della linea! In particolare, si fa riferimento al raddoppio di una tratta del collegamento ferroviario tra Palermo e la Città dello Stretto, ovvero il collegamento tra Ogliastrillo e Castelbuono. Da quattro mesi è in corso una diatriba tra Rete ferroviaria italiana (Rfi) e il gruppo imprenditoriale Toto Costruzioni che dovrebbe realizzare tale opera. Sulla vicenda è intervenuto, tra gli altri, anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Alessandro Aricò: “La Regione – dice l’assessore - si farà promotrice di uno specifico Tavolo tecnico tra Rfi e Toto Costruzioni per la soluzione della vertenza che vede contrapposte, da mesi, le due società. L’interesse della Regione - prosegue Aricò - è quello di sbloccare la situazione di impasse, sia per il completamento dell’infrastruttura considerata strategica nella mobilità dell’Isola, sia per i lavoratori, molto preoccupati, giustamente, per il pagamento degli stipendi passati e per il loro futuro. La Regione, pur non avendo responsabilità nella vertenza, sarà parte attiva facendo sedere attorno allo stesso tavolo le parti interessate e auspicando una soluzione rapida”.

C’è la buona volontà del Governo che, come dice l’assessore Aricò, non è “parte attiva” in questa vertenza, ovvero ha solo l’interesse politico affinché i lavori riprendano. Detto questo, sarebbe opportuno spiegare ai cittadini come stanno le cose: ovvero capire qual è la posizione di Rfi e dell’impresa che sta realizzando i lavori. Va detto che in Sicilia sono tanti, troppi, i cantieri aperti per realizzare opere pubbliche strategiche che, non si capisce perché, non vedono mai la fine. A prescindere dallo scenario da terzo mondo che oggi caratterizza le ferrovie in Sicilia, tra mancati raddoppi ferroviari e treni che impiegano un’eternità per collegare tra loro alcune città, ci sono cantieri infiniti che sono tali da decenni. Incredibile la situazione nell’autostrada Palermo-Catania, dove con il passare degli anni il numero dei cantieri aperti per la manutenzione, invece di diminuire, aumenta; o gli eterni lavori della strada Palermo-Agrigento che nessuno sa quando verrà completata (e a che costi); o la strada Caltanissetta-Agrigento che è sempre “quasi completata” ma non si completa mai. 

Non va meglio nei trasporti via mare. Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, nei giorni scorsi, ha manifestato perplessità su come vengono gestiti i collegamenti via mare tra la Sicilia e i suoi arcipelaghi, chiamati in modo non troppo felice Isole Minori. E proprio in queste ore un fatto che definire molto grave è poco è accaduto sul traghetto ‘Filippo Lippi’ che fa la spola tra Milazzo e le isole Eolie. Mentre era in navigazione verso l’isola di Filicudi è scoppiato un incendio. Il fuoco è divampato nella sala macchine. Tutto questo è avvenuto in presenza dei passeggeri. Viene da chiedersi e da chiedere: ma che navi vengono utilizzate per effettuare un servizio che, oltre ad essere pagato con biglietti e abbonamenti dagli utenti, è sostenuto con i fondi pubblici dalla Regione siciliana e dallo Stato? Per fortuna, a parte il grande spavento tra i passeggeri, il fuoco è stato domato in tempi brevi e non ci sono stati feriti. Detto questo la politica siciliana – il Governo dell’Isola e tutta l’Assemblea regionale siciliana – qualche domanda dovrebbe cominciare a porsela, anche alla luce dell’incidente ferroviario avvenuto in Grecia dove, purtroppo, ci sono stati morti. La domanda è semplice: chi è che deve garantire la sicurezza a chi sale su un traghetto che collega la Sicilia con i suoi arcipelaghi? Questo incidente – che, lo ribadiamo, è molto grave – non ha provocato danni alle persone. La Regione siciliana provvederà ad aumentare il livello di sicurezza in questo tipo di trasporti? La Sicilia è una Regione turistica, le isole Eolie sono meta di migliaia e migliaia di turisti: la politica siciliana farà qualcosa per garantire la sicurezza dei passeggeri in mare, provando a prevenire incidenti che potrebbero essere più gravi?

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